CASS.CIV. SENTENZA N. 25935 del 9/12/2014 - Responsabilità per custodia ex art. 2051 c.c.: caduta sulla scalinata d’ingresso dell’ufficio postale (in www.italgiure.giustizia.it)

Data pubblicazione: Jan 15, 2015 9:2:28 PM

http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_17113.asp

Rigettando le motivazioni della società, la sesta sezione civile della Cassazione ha considerato conforme alla giurisprudenza consolidata la decisione della Corte d’Appello di Venezia, la quale ha ritenuto provato “il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno, per essere stata la caduta la conseguenza normale della particolare usura dei gradini”.

Secondo la Corte, in particolare, acclarato, sulla scorta delle testimonianze e della consulenza tecnica, che la scala “nella parte centrale normalmente usata per l’accesso all’ufficio era usurata per essere venuta meno col tempo la bocciardatura e la zigrinatura”, era compito del custode “ripristinare i dispositivi antisdrucciolo usurati e segnalare il pericolo nei giorni di pioggia”.

http://renatodisa.com/2014/12/12/corte-di-cassazione-sezione-vi-sentenza-9-dicembre-2014-n-25935-responsabilita-delle-poste-italiane-spa-ai-sensi-dellart-2051-cod-civ-e-condanna-al-risarcimento-dei-danni-in-favore-di-una-s/

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 9 dicembre 2014, n. 25935. Responsabilità delle Poste Italiane spa, ai sensi dell’art. 2051 cod. civ. e condanna al risarcimento dei danni in favore di una signora subiti per effetto della scivolata dalla scalinata esterna all’edificio delle Poste, dove si era recata per effettuare un versamento. La Corte di merito ha ritenuto provato, ex art. 2051 cod. civ. a carico dell’attrice, il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno, per essere stata la caduta la conseguenza normale della particolare usura dei gradini.

http://www.valeriamazzotta.it/?p=2351

Risarciti i danni per le lesioni riportate da una donna scivolata sulla scalinata di ingresso di un Ufficio delle Poste Italiane.

Secondo la Cassazione Civile (sentenza n. 25935/2014), le Poste sono responsabili perché avrebbero dovuto provvedere a ripristinare i dispositivi antisdrucciolo, o, quantomeno, a segnalare il pericolo ai clienti.

Nel caso di specie, i gradini erano in pessime condizioni, e la caduta è stata considerata «conseguenza normale della particolare usura dei gradini». Poste Italiane, a parere della Corte, «avrebbe dovuto ripristinare i dispositivi antisdrucciolo – bocciardatura e zigrinatura – usurati, e segnalare il pericolo nei giorni di pioggia». Nessuna responsabilità è invece imputabile alla donna per presunta disattenzione: infatti, è vero che non aveva utilizzato la parte laterale della scalinata, dotata di corrimano, e forse avrebbe dovuto tener maggiormente conto della «scivolosità» – aggravata dalla pioggia – e della «usura» dei gradini, ma ciò non elimina la responsabilità di ‘Poste Italiane’, che, come anzidetto«avrebbe dovuto ripristinare i dispositivi antisdrucciolo», oramai «usurati», presenti sulla scalinata, e, soprattutto, «avrebbe dovuto segnalare il pericolo» alle persone.

Cospicuo il risarcimento: oltre 14.000 euro.