Data pubblicazione: Feb 09, 2015 2:7:1 PM
Hai iniziato a pagare (o hai pagato integralmente) una cartella esattoriale e solo dopo ti sei accorto che la notifica non era avvenuta correttamente? Sei sempre in tempo per impugnarla (e, quindi, chiedere il rimborso di quanto anticipato): questo perché il pagamento anticipato non sana i vizi di notifica. Lo ha chiarito la Cassazione con una tanto recente quanto importante sentenza. Il principio di raggiungimento dello scopo: Il codice di procedura civile stabilisce che non può considerarsi nullo un atto che, pur carente dei requisiti essenziali, abbia comunque raggiunto il suo scopo, cioè sia arrivato a conoscenza del destinatario e questi abbia avuto la possibilità di difendersi. Questo principio vale soprattutto in tema di notifiche: per cui, se il contribuente viene, in qualsiasi modo, a conoscenza del plico, allora non può, nello stesso tempo, impugnarlo davanti al giudice, sostenendo di non averne mai ricevuto una corretta notifica.
La Cassazione, con la sentenza n. 2197 del 06/02/2015, ha sancito che è nulla l'ipoteca dell'esattore, in caso di recapito dell'accertamento ad un indirizzo sbagliato, anche quando il contribuente avesse provveduto a saldare tutto o solo una parte del debito.
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